L’artista Marilina Succo in THE PROCESS

«Fino a che punto si è disposti a dire sì?». Da questa frase nasce il lavoro di Marilina Succo che si esibirà sabato 22 marzo dalle ore 15.00 con THE PROCESS, una rappresentazione scenica in cui l’artista si metterà a nudo. Nello Schifamondo, l’artista esplorerà e sfiderà lo spettatore, costringendolo a un confronto diretto attraverso lo sguardo, trasformandosi in uno specchio che riflette le emozioni dell’altro.

Nasce dall’esigenza di voler far riprendere contatto con la parte più intrinseca ed emotiva di ogni singolo essere umano. «L’umano ha perso l’umanità.» Due parole, una l’estensione dell’altra ma oggi estremamente lontane. In questa performance, in silenzio e attraverso uno scambio energetico, si attua un processo di svuotamento necessario per fungere da specchio in cui l’artista si mette a disposizione permettendo all’altro di ritrovare sé stesso.

Lo sguardo, l’inazione del corpo e il silenzio in the process fungono da superficie riflettente e consentono allo spettatore di inabissarsi nel gioco di relazione io/altro e di proiettare e definire il proprio sguardo nello sguardo dell’altro. In altre parole, il silenzio nega il suo essere assenza e diviene, invece, meccanismo di detonazione.

Il lavoro e la creazione di questa performance, nate dalla ricerca e dallo studio dei capisaldi della psicologia su questa tematica, ha generato nell’artista delle domande. Il confronto con il mondo e lo studio pratico che attua, aiutano a trovare risposte o forse altre domande del perché il mondo sta procedendo, sempre di più, verso questa condizione disumanizzante.

5 aprile 2025 – I Premio Officina del Vittoriale

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