Abstract
“Quaderni del Vittoriale”. Nuova serie, n. 14
La penna quanto mai abile di Valerio Magrelli traccia una nuova analisi del primo romanzo di Gabriele d’Annunzio. Il critico si sofferma in particolare su quella che definisce una sorta di teoria dei nomi presente in tutto il romanzo e il Leitmotiv incalzante della scala che sarà esaminato anche da Freud nell’Interpretazione dei sogni.
The affable pen of Valerio Magrelli traces a new analysis of Gabriele d’Annunzio’s first novel. The paper’s author particularly focuses on a names’s theory, which is a costant in the novel. He puts the attention also on the recurring theme of the staircase that will be examined also by Freud in The Interpretation of Dreams.
Nell’introduzione al saggio l’autore ben definisce le linee che lo caratterizzano, esemplificando fin dall’inizio una chiusura ideologica da parte di Gramsci nei confronti di d’Annunzio, ma non totalmente del dannunzianesimo: “l’atteggiamento di Gramsci, rappresentante di un marxismo critico e razionalistico, è caratterizzato, viceversa, da una netta chiusura ideologica nei confronti di d’Annunzio e, nel contempo, da importanti aperture politiche al dannunzianesimo”.
In the introduction to the essay, the author defines the features that identify it. From the very beginning, it results that Gramsci reveals a closed attitude toward d’Annunzio, but not really against the dannunzianesimo. “The behaviour of Gramsci – the author says – who was a proponent of a critical and rationalist Marxism, is characterized by an ideological block in relation to the Poet. At the same time, instead, he shows an important political open-mindedness to the dannunzianesimo”.
L’autrice analizza il rapporto tra Gabriele d’Annunzio e Giovanni Pascoli facendo particolare riferimento a un “piccolo album” donato dal Poeta di Alcyone al poeta di Barga, solo recentemente identificato come un dono di d’Annunzio che Pascoli ha sempre custodito.
The author analyses the relationship between Gabriele d’Annunzio and Giovanni Pascoli, especially by referring to a small album given to the Barga’s poet from the Alcyone’s one. Only recently the album has been recognized as a gift of d’Annunzio that Pascoli has always kept.
Romano Manzutto non fu soltanto il motorista del MAS di Gabriele d’Annunzio durante il periodo del Vittoriale a Gardone Riviera, ma molto di più. Partecipò attivamente all’impresa di Fiume, durante la quale il Comandante lo definì l’“Uscocco degli uscocchi, considerata la sua partecipazione a diverse azioni di pirateria sotto il cosiddetto “Ufficio colpi di mano”, istituito ad hoc dal Poeta. Manzutto seguì poi il Comandante anche al Vittoriale dove si occupò per suo conto di diverse faccende, tra cui le trattative per la pubblicazione dell’Opera omnia.
Romano Manzutto wasn’t only the engineer of Gabriele d’Annunzio’s MAS during the period spent at the Vittoriale in Gardone Riviera: he was more than that. He actively took part to great Fiume feat. In this occasion, the Commander defined him the “Uscocco degli uscocchi”, taking that name from the medieval pirates of the Adriatic. Infact, he belonged to the maritime section of the so called “Office of armed coups”: an office created by the Poet himself for the sudden attacks and thefts led by his legionnaires’s to grab provisions for the city. Afterwards, Manzutto followed the Commander to the Vittoriale, where he handled different affairs for him. Among those, there were the negotiations for the Opera omnia’s publishing.
Il saggio è dedicato a un particolare allestimento nella Stanza della Musica, realizzato dal poeta stesso. L’autrice ipotizza quale significato d’Annunzio diede al calco in gesso del volto dell’Aurora, celebre scultura michelangiolesca conservata nelle Tombe Medicee nella Chiesa di San Lorenzo, a Firenze.
The paper is dedicated to a peculiar installation in the Stanza della Musica, set up by the Poet himself. The author reflects about the meaning given by d’Annunzio to the plaster cast and suggests some interpretation theory. The cast reproduces the head of the Dawn, the famous sculpture carved by Michelangelo for the Medici and situated in their family’s Chapel in San Lorenzo, Florence.
Il saggio ricostruisce le fonti a cui Gabriele d’Annunzio ha attinto per le iscrizioni del capitello della colonnina del Vestibolo che accoglie i visitatori nella Prioria del Vittoriale. Le fonti sono due volumi, il Mondo simbolico di Filippo Picinelli e il Teatro d’imprese di Giovanni Ferro, conservati della biblioteca privata del Poeta, che riportano diversi segni di lettura.
The article retraces Gabriele d’Annunzio’s references for the inscriptions written on the capital of the Vestibule’s stone column, which as first welcomes the Prioria’s guests at the Vittoriale. The sources are two volumes belonging to the Poet’s private library that, indeed, show several reading marks. These are: the Mondo simbolico by Filippo Picinelli and the Giovanni Ferro’s Teatro d’imprese.
Dopo la pubblicazione nel precedente numero di una parte consistente del carteggio tra Gabriele d’Annunzio e la madre, gli Archivi del Vittoriale hanno acquisito altre due lettere inedite che completano e arricchiscono alcuni aspetti della biografia del Poeta. Nella prima lettera il giovane Gabriele racconta il duro periodo della leva militare e della vita in caserma, mentre nella seconda lettera, datata 22 settembre 1895, il Poeta informa la madre dei suoi continui spostamenti dopo la crociera in Grecia e del suo imminente soggiorno a Venezia. È citata anche la figlia Renata, nata dalla relazione con Maria Gravina, che vorrebbe tornare da “Nonna Lisa” per assaggiare di nuovo i suoi “così buoni biccotti”.
After the publishing of a significant part of the correspondence between d’Annunzio and his mother on the last number of the «Quaderni del Vittoriale» periodical, the Vittoriale’s Archives have decided to acquire two other letters. These letters, unpublished, complete and increase our knowledge about some aspects of the Poet’s biography. In the first letter, the young Gabriele describes the hard time he had during his military service and he talks about the life in barracks. In the second one, dated 22th September 1895, the Poet informs the mother about his continual movements after the cruise in Greece. He tells her that he’s going to stay in Venice for a while. He mentions also his daughter Renata, born from the relationship with Maria Gravina. She would like to come back to Nonna Lisa’s place, to taste the “così buoni biccotti”, that is the grandmother’s delicious biscuits.